About

La storia del Black Market Tattoo Studio

Il Black Market Tattoo Studio nasce nel 2003 come un luogo rivoluzionario nel panorama underground di Bologna, in un’epoca in cui i tattoo studio erano ancora un’eccezione più che una regola nella città. Situato nel cuore pulsante di Bologna, in via Rialto 27/2A.
Il nome Black Market Tattoo Studio è un omaggio a Joe Strummer, frontman dei The Clash, scomparso pochi mesi prima dell’apertura, nel dicembre del 2002. Questo nome richiama non solo la figura simbolica di Strummer, ma anche l’album “Black Market Clash”, pubblicato dalla band nel 1980. I fondatori Marco De Matteis e Raffaele Pignolo, hanno scelto questo titolo per esprimere uno spirito di ribellione e indipendenza che si riflette anche nella filosofia dello studio.

Fin dal principio, il Black Market si è distinto per il suo approccio diretto e informale, offrendo uno spazio dove chiunque potesse sentirsi a proprio agio. Il rapporto tra cliente e artista è sempre stato centrale: ogni tatuaggio è il risultato di un dialogo, di un ascolto reciproco che consente di creare opere su misura, rispettando le idee e le storie di chi decide di tatuarsi.

Nel corso del tempo, il team dello studio ha vissuto importanti cambiamenti che hanno contribuito alla sua crescita. Dopo i primi anni, si sono uniti artisti come Davide Zinelli e Michela Pirelli, che hanno dato nuovo impulso al progetto iniziale. Con il passare degli anni, il Black Market ha visto l’arrivo di figure come Attila Mezzini, Giulio Cicanese e Roberto Bolognesi, portando nuove energie e competenze.

Oltre al team permanente, lo studio ha sempre accolto con entusiasmo artisti ospiti, come Fabio Grazia, Simone Valentinuzzi ed altri, i cui passaggi hanno arricchito il clima creativo dello studio. Questa apertura verso collaborazioni esterne ha permesso al Black Market di rimanere un luogo dinamico e in continua evoluzione.

La location di via Rialto, con il suo ambiente accogliente, rappresenta al meglio la filosofia dello studio. Non si tratta solo di un luogo di lavoro, ma di uno spazio che unisce passione e professionalità, dove ogni tatuaggio è un’occasione per raccontare storie e creare legami.

black market tattoo studio

Senza ambizioni di celebrità o clamore, il Black Market Tattoo Studio ha sempre puntato sull’autenticità del proprio lavoro. Oggi, dopo oltre vent’anni, continua a essere un riferimento per chi cerca un tatuaggio di qualità e un’esperienza umana basata su ascolto e rispetto. Più che un marchio, il Black Market è una realtà fatta di persone, idee e passione per l’arte del tatuaggio.

 
 

La storia del Black Market Tattoo Studio

Il Black Market Tattoo Studio nasce nel 2003 come un luogo rivoluzionario nel panorama underground di Bologna, in un’epoca in cui i tattoo studio erano ancora un’eccezione più che una regola nella città. Situato nel cuore pulsante di Bologna, in via Rialto 27/2A.
Il nome Black Market Tattoo Studio è un omaggio a Joe Strummer, frontman dei The Clash, scomparso pochi mesi prima dell’apertura, nel dicembre del 2002. Questo nome richiama non solo la figura simbolica di Strummer, ma anche l’album “Black Market Clash”, pubblicato dalla band nel 1980. I fondatori Marco De Matteis e Raffaele Pignolo, hanno scelto questo titolo per esprimere uno spirito di ribellione e indipendenza che si riflette anche nella filosofia dello studio.

Fin dal principio, il Black Market si è distinto per il suo approccio diretto e informale, offrendo uno spazio dove chiunque potesse sentirsi a proprio agio. Il rapporto tra cliente e artista è sempre stato centrale: ogni tatuaggio è il risultato di un dialogo, di un ascolto reciproco che consente di creare opere su misura, rispettando le idee e le storie di chi decide di tatuarsi.

Nel corso del tempo, il team dello studio ha vissuto importanti cambiamenti che hanno contribuito alla sua crescita. Dopo i primi anni, si sono uniti artisti come Davide Zinelli e Michela Pirelli, che hanno dato nuovo impulso al progetto iniziale. Con il passare degli anni, il Black Market ha visto l’arrivo di figure come Attila Mezzini, Giulio Cicanese e Roberto Bolognesi, portando nuove energie e competenze.

Oltre al team permanente, lo studio ha sempre accolto con entusiasmo artisti ospiti, come Fabio Grazia, Simone Valentinuzzi ed altri, i cui passaggi hanno arricchito il clima creativo dello studio. Questa apertura verso collaborazioni esterne ha permesso al Black Market di rimanere un luogo dinamico e in continua evoluzione.

La location di via Rialto, con il suo ambiente accogliente, rappresenta al meglio la filosofia dello studio. Non si tratta solo di un luogo di lavoro, ma di uno spazio che unisce passione e professionalità, dove ogni tatuaggio è un’occasione per raccontare storie e creare legami.

black market tattoo studio

Senza ambizioni di celebrità o clamore, il Black Market Tattoo Studio ha sempre puntato sull’autenticità del proprio lavoro. Oggi, dopo oltre vent’anni, continua a essere un riferimento per chi cerca un tatuaggio di qualità e un’esperienza umana basata su ascolto e rispetto. Più che un marchio, il Black Market è una realtà fatta di persone, idee e passione per l’arte del tatuaggio.